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Strangolata a 13 anni, ha aspettato per 66 anni i funerali

Strangolata a 13 anni, ha aspettato per 66 anni i funerali

Riaperto il caso di "Lucietta" uccisa in un paese siciliano

PALERMO, 26 luglio 2021, 14:08

Redazione ANSA

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Strangolata a 13 anni, ha aspettato per 66 anni i funerali - RIPRODUZIONE RISERVATA

Strangolata a 13 anni, ha aspettato per 66 anni i funerali - RIPRODUZIONE RISERVATA
Strangolata a 13 anni, ha aspettato per 66 anni i funerali - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando venne uccisa aveva 13 anni.
    Ha dovuto aspettare 66 anni per avere finalmente un funerale. È la storia di Lucia Mantione, conosciuta come "Lucietta", strangolata il 6 gennaio 1955 durante un tentativo di violenza.
    La bambina si era ribellata all'aggressore, finì per morire soffocata. Dopo tre giorni di ricerche il suo corpo venne trovato in un casolare a un chilometro da Montedoro, un paese di circa 1500 abitanti in provincia di Caltanissetta.
    A "Lucietta" vennero però negati i funerali: il parroco del tempo applicò rigidamente il principio che vieta il rito funebre nei casi di morte violenta. Il paese però ha coltivato la memoria di quella tragedia e ha continuato a chiedere verità e rispetto per la bambina assassinata.
    Il caso è stato ora riaperto dalla Procura di Caltanissetta e i resti di "Lucietta" sono stati riesumati per un esame medico-legale e l'estrazione del Dna. In questa occasione sono stati organizzati i funerali a suo tempo negati. Si terranno nel pomeriggio del 28 luglio, con la presenza della salma, nella parrocchia di Santa Maria del Rosario. 
   

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