Il Consiglio comunale di Marsala ha annullato la delibera con la quale, circa un anno fa, aveva istituito il "registro dei bambini mai nati".
Una delibera che era stata motivo di polemiche e contro la quale, in novembre, fecero ricorso al Tar la Cgil e l'Udi.
La delibera, che fu
proposta dall'allora consigliera comunale Giusy Piccione
(centrodestra), modificava il regolamento cimiteriale
sostituendo la definizione "prodotti abortivi", utilizzata per i
feti partoriti prima della 28esima settimana dal concepimento,
con "bambini mai nati", ed istituiva un registro sul quale
annotare un nome di fantasia per il feto. Individuando, inoltre,
uno spazio cimiteriale destinato alla sepoltura, con un cippo
che recava il relativo numero assegnato nel registro.
Adesso, quella deliberata è stata annullata su proposta del
consigliere comunale Piero Cavasino, del movimento "Liberi", il
gruppo politico di riferimento del sindaco Massimo Grillo. La
decisione del Consiglio comunale di Marsala è stata accolta con
soddisfazione da Valentina Villabuona, presidente dell'assemblea
provinciale del Pd, e da Giuliana Zerilli, della direzione
provinciale dello stesso partito, che hanno commentato: "Ad un
anno da un colpo di mano indecente di fine mandato che nello
stupore collettivo ha visto il Consiglio comunale di Marsala
istituire il registro dei bambini mai nati, grazie al lavoro
delle associazioni femminili e della Cgil, alla mobilitazione di
uomini e donne e al buon senso di Piero Cavasino e dei
consiglieri e delle consigliere che hanno ritenuto la delibera
lesiva delle leggi in materia di aborto e del diritto delle
donne all'autodeterminazione, il Consiglio ha annullato una
delibera brutta, medievale e offensiva. Lo avevamo detto in una
piazza Loggia piena di cittadine e cittadini e va sempre
ribadito, la 194 non si tocca e noi la difenderemo sempre".
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