E' stato dedicato, in particolar
modo, alla situazione igienica dell'hotspot di Lampedusa il
vertice che s'è tenuto, stamani, fra il procuratore di Agrigento
Luigi Patronaggio e i carabinieri. Nel vallone di contrada
Imbriacola, sede del centro, dove ci sono le vasche di
laminazione s'è creata una fogna a cielo aperto, motivo per il
quale Legambiente aveva presentato un esposto in Procura
denunciando "un gravissimo caso di degrado e di inquinamento
ambientale".
Ma non è escluso - spetterà però ai carabinieri del centro
Anticrimine e natura di Agrigento verificarlo - che vi siano
anche rischi per la salute pubblica. Perché fra ii reflui
fognari finiscono anche i liquami di chi è affetto da Covid-19,
da difterite e, in passato, anche da tubercolosi.
Nelle prossime settimane, verrà effettuato - nell'ambito
dell'inchiesta aperta subito dopo l'esposto di Legambiente - un
sopralluogo mirato. Sempre con i carabinieri, il procuratore
capo ha affrontato la questione delle continue fughe di
migranti, in stato sorveglianza sanitaria anti-Covid, dal centro
d'accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag).
Con la squadra Mobile e la guardia di finanza, Patronaggio s'è
invece concentrato sul maxi sbarco di 538 persone dei giorni
scorsi.Oltre agli scafisti, con l'indagine, si cercano gli
organizzatori della traversata, gli stessi che potrebbero aver
tenuto rinchiusi i profughi in un lager in Libia.
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