La "Balena bianca" fa ritorno nei
Municipi in Sicilia. E lo fa grazie a Totò Cuffaro, che si
prende la sua rivincita contro chi lo aveva snobbato, se non
quasi deriso, alla vigilia di questa tornata di amministrative,
per avere rilanciato la Democrazia cristiana. Nei comuni dove
l'ex governatore ha piazzato le liste col simbolo, la Dc ottiene
risultati lusinghieri.
A Favara, centro dell'Agrigentino, addirittura risulta il
secondo partito, con il 10,26%, superato d'un soffio solo dalla
lista di "DiventeràBellissima" (10,43%), il movimento del
presidente della Regione Nello Musumeci. Cuffaro vince la
"sfida" con l'alleato Forza Italia: la lista degli azzurri col
nome di Berlusconi prende la metà dei voti, fermandosi poco
sopra il 5%.
La Dc elegge consiglieri anche a Giarre, in provincia di
Catania, dove ottiene il 5,45% e anche qui supera l'alleato
Forza Italia che si ferma al 4,39%, sotto la soglia di
sbarramento, rimanendo così fuori dal consiglio comunale.
Simbolico il risultato a Caltagirone, la città di don Luigi
Sturzo, fondatore del Ppi: la lista Dc sfiora il 6% (entra
dunque in Consiglio), superando di oltre un punto
"DiventeràBellissima" (fuori dal municipio) e ottenendo
pressoché gli stessi voti delle liste di Fratelli d'Italia e
M5s. Nel comune di San Cataldo (Cl), invece non ce l'ha fatta
per una manciata di voti, con la lista Dc che si è fermata al
4,4%.
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