I graffiti dell'Inquisizione
spagnola tra storia, arte e inclusione sociale. Con il
patrocinio del Dap -Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
del Ministero della Giustizia, pronte ad entrare nel vivo le
attività di studio intensivo di Gap "Graffiti Art in Prison",
progetto triennale, finanziato nell'ambito di Erasmus + rivolto
a dottorandi europei di diverse discipline, coordinato dal team
di esperte siciliane formato da Gabriella Cianciolo, Laura
Barreca, Gemma La Sita, e dal Sistema Museale dell'Università
degli Studi di Palermo. Apriranno i lavori lunedì 25 ottobre
alle 9.30 il Rettore Fabrizio Micari ed il direttore del Simua
Paolo Inglese, seguiranno gli interventi del Capo Dipartimento
Penitenziario del Ministero Giustizia Bernardo Petralia, del
direttore della casa circondariale di Palermo Ucciardone, Fabio
Prestopino, e di Alessandro Bellavista del Dems, Dipartimento di
Scienze Politiche Internazionali di Unipa. Sarà inoltre presente
il Rettore entrante di UniPa Massimo Midiri. Nella seconda parte
della giornata si darà inizio ai contributi scientifici con gli
interventi a cura di Giovanna Fiume, Rita Foti, Valeria La
Motta.
L'obiettivo è di sviluppare, a partire dai graffiti dello
Steri, un corpus di straordinario valore storico, artistico e
antropologico conservato sulle mura di quelle che un tempo
furono le carceri segrete del Santo Uffizio - un viaggio
conoscitivo tra storia, arte, scienza e temi di conservazione e
valorizzazione del patrimonio. Un percorso interdisciplinare con
il contributo di esperti di varie università europee per
riflettere sul significato dei graffiti come mezzo espressivo
dall'epoca dell'Inquisizione Spagnola sino ai giorni nostri. Il
progetto prevede anche il coinvolgimento degli istituti di
detenzione di Palermo attraverso i linguaggi dell'arte
contemporanea con l'obiettivo di sperimentare nuovi percorsi di
inclusione sociale ed artistica.
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