Dieci minuti di applausi hanno
salutato ieri sera l' inaugurazione della 62°stagione della
FOSS, al Politeama di Palermo, pieno in ogni ordine di posti. Si
è iniziato con 3 dei "Piccoli pezzi" di Clara Schumann, poi il
grande, celebre concerto in la minore op 54, scritto da Robert
per la moglie Clara, pianista eccelsa. Un programma di assoluto
prestigio: Martha Argerich è tornata dopo 30 anni a suonare con
l'orchestra siciliana, diretta dal suo neodirettore artistico,
Gianna Fratta. L'ambizioso programma ha regalato al pubblico
palermitano brani del 900 russo con la suite tratta da
"L'uccello di fuoco" di Stravinskij, e il concerto n 2 di
Rachmaninov con il pianista, argentino come la Argerich, Daniel
Rivera. Un organico orchestrale al completo, emozionato tanto
quanto il pubblico, ha eseguito Stravinskij con entusiasmo.
Gianna Fratta dal podio ha tratto dall'orchestra risonanze
luminose con gesti precisi. Poi il celebre n.2 di Rachmaninov
con Rivera, 69 anni, naturalizzato italiano, uno specialista di
Liszt, artista misurato eppure capace di vertiginose avventure
tecniche come in questo caso. Rivera e Argerich sono legati
dalla comune patria e dal prestigioso progetto che li vede
insieme per la promozione dei giovani talenti pianistici. Ma è
stata la Argerich ad infiammare il pubblico. il concerto diventa
leggiadro e potente al tempo stesso. Le mani della pianista che
ha compiuto 80 anni scivolano sulla tastiera con un'energia
degna di una trentenne, e nel secondo movimento si ascolta tutta
la dolcezza dell'amore di Robert per Clara Schumann. La Argerich
esalta il linguaggio raffinato di questo capolavoro del
romanticismo tedesco e ha incantato il pubblico. Si replica
oggi alle 17,30 e domani alle 18,00.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA