"È una mostra sulla realtà. Sì, la
realtà. Intesa come "realtà reale". Nell'epoca in cui si
sovrappongono le dimensioni dell'immagine e della realtà, reale
e virtuale.
Il titolo della mostra evoca da subito il senso del progetto.
Ossia l'esigenza e lo slancio vitale a rielaborare e
riorganizzare le proprie azioni dopo eventi stravolgenti e
annichilenti come la pandemia, la regressione democratica e la
guerra", affermano gli organizzatori di .Я∃ che aprirà il 22
aprile a Palazzo Reale (Sale Duca di Montalto) e aspira a porre
Palermo "come capitale dell'arte contemporanea, proprio nel
periodo chiave di una rinascita collettiva", promossa dalla
Fondazione Federico II.
Sedici grandi artisti contemporanei simboleggiano sedici cammini
per schiudere la riflessione sulla realtà: Alberto Burri, Saint
Clair Cemin, Tony Cragg, Zhang Hong Mei, Anselm Kiefer, Jeff
Koons, Sol LeWitt, Emil Lukas, Mimmo Paladino, Claudio
Parmiggiani, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Tania
Pistone, Andres Serrano, Ai Wewei e Gilberto Zorio.
"La domanda che la Fondazione si è posta nel periodo acuto della
pandemia di chiusure e di riaperture singhiozzanti, - sottolinea
Gianfranco Miccichè, Presidente della Fondazione Federico II - è
come ripensare al nostro progetto di mostra. Un evento
culturale-allestitivo che ponesse il dito sulla piaga di una
grande domanda cosa resterà della storia recente? Ci troviamo
davanti ad un bivio: procedere come se nulla fosse accaduto o,
scelta che abbiamo preso, provare ad impegnarci per una proposta
culturale con l'obiettivo di una Umanità rigenerata".
"Misurarsi con uno squilibrio improvviso generato da una crisi
pandemica e dalle guerre - dice Patrizia Monterosso, Direttore
Generale Fondazione Federico II - ha risvegliato coscienze, come
sottolineato da sociologi e analisti, e ha rivelato le profonde
carenze della nostra maniera di pensare e di concepire noi
stessi nel mondo, nel rapporto con gli altri, con la natura".
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