"E' inaccettabile che in una città
che per anni è stata teatro della guerra che la mafia ha
dichiarato allo Stato e che ha contato centinaia di morti sia
ancora necessario ribadire che chi si candida a ricoprire una
carica importante come quella di sindaco e qualsiasi altra
carica elettiva debba esplicitamente prendere le distanze da
personaggi condannati per collusioni mafiose. Dovrebbe essere
assolutamente scontato, ma evidentemente non lo è, che chi
aspira a rappresentare la capitale dell'antimafia, la città di
Falcone e Borsellino, senza alcuna titubanza prenda posizione
rifiutando endorsement di personaggi impresentabili. Eppure a
pochi giorni dal trentesimo anniversario della strage di Capaci
ci troviamo costretti a chiedere a chi intende amministrare
Palermo di dire parole chiare contro i mafiosi e chi li ha
aiutati e di ripudiarne appoggi e sostegno. Condivido in pieno
ogni parola pronunciata da Alfredo Morvillo. In tema di mafia i
grigi non sono ammessi".
Lo ha detto Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla
mafia il 23 maggio del 1992 e presidente della fondazione che
del fratello porta il nome, dopo le polemiche seguite alle
dichiarazioni dell'ex giudice Alfredo Morvillo sulle prossime
elezioni comunali a Palermo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA