Cinquantotto datori di lavoro
denunciati, 102 ammende per 171.435 euro, 16 attività
imprenditoriali sospese per gravi irregolarità, sanzioni
amministrative per 329.358 euro e 600.000 euro di contributi
previdenziali ed assistenziali recuperati. Sono alcune delle
cifre che costituiscono il bilancio dell'attività del 2022 dei
carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nel
contrasto a irregolarità sui luoghi di lavoro. Secondo quanto
accertato, i settori lavorativi maggiormente carenti sotto il
profilo della tutela giuslavoristica e sicurezza sui luoghi di
lavoro risultano quelli dell'edilizia, dei centri
socio-assistenziali e delle imprese agricole. I militari hanno
controllato 69 ditte, 58 delle quali sono risultate irregolari.
Su 337 lavoratori controllati 43 erano in nero mentre altri 70
sono risultati irregolari.
Quarantasette dei 58 datori di lavoro denunciati devono
rispondere di violazioni inerenti alla sicurezza sui luoghi di
lavoro, due di sfruttamento di lavoratori extracomunitari, due
di estorsioni per 9.750 euro, tre di aver omesso ritenute
previdenziali per 319.327 euro. Altri due sono stati denunciati
per lesioni colpose a seguito di infortuni sul lavoro e due per
aver installato telecamere di sorveglianza senza autorizzazione,
Altre sette persone sono state denunciate durante controlli
disposti dalla prefettura per indebita percezione del reddito di
cittadinanza e su fenomeni di caporalato nei settori
dell'agricoltura e della logistica, che hanno portato
all'arresto di un datore di lavoro per sfruttamento di
lavoratori.
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