"E' uscito di casa con un
coltello che aveva comprato online con l'intento di vendicarsi
della comunità di Vittoria che, era convinto, lo avesse
emarginato e ha colpito la prima persona che ha incontrato.
Chiunque poteva essere la vittima". Così l'avvocato Francesco
Vinciguerra, legale del 28enne arrestato per l'omicidio di
Brunilda Halla, nel riferire quanto affermato dal suo assistito
sul delitto. "Ha confessato tutto - aggiunge il penalista - ma è
un assassinio senza movente, tanto che il verbale
dell'interrogatorio è di una pagina e mezzo. Lui si sentiva
vittima di 'bullismo' perché si sentiva osteggiato dalla
società. E' figlio di una tranquilla famiglia borghese di
Vittoria. Aveva avuto problemi psicologici, diceva di 'sentire
delle voci nella testa' e nel 2016 era stato sottoposto a un
Trattamento sanitario obbligatorio. Era sotto cura, seguito da
neurologici e psichiatri, ma non si era ripreso". "E' un ragazzo
malato, non un criminale", chiosa l'avvocato Francesco
Vinciguerra annunciando "la "presentazione di domanda di
incidente probatorio con una perizia psichiatrica che attesti il
suo stato di salute mentale".
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