"Gli arresti di stamattina
dimostrano la fondatezza delle nostre preoccupazioni
sull'infiltrazione della criminalità organizzata nelle elezioni
amministrative dei prossimi giorni. Nessuno si dica sorpreso,
perché se si sdogana il supporto politico da parte di soggetti
già condannati per reati connessi alla mafia, è naturale che in
quella proposta politica trovino spazio metodi e sistemi che
sono quelli che hanno già inferto ferite indicibili alla nostra
città". Lo dichiara il candidato del centrosinistra a sindaco
di Palermo, Franco Miceli, sull'inchiesta per voto di scambio.
"L'ambiguità di Lagalla - continua Miceli, riferendosi al
candidato a sindaco del centrodestra - oggi si manifesta: il
re, come si dice, è nudo. E non basteranno delle frasi di
circostanza espresse con malcelato imbarazzo a mascherare la
realtà. Abbiamo il dovere di proteggere i miliardi del Pnrr e
dei fondi europei dagli interessi scomodi e dalle spartizioni
mafiose".
"A questo punto - conclude Miceli - la preoccupazione è che non
sia un caso isolato: Palermo resisterà a tutto questo, non può
avere un sindaco che diserta il 23 maggio e che rappresenta
l'alfiere del ritorno ai tempi bui della città di Palermo.
Lagalla tragga le opportune conclusioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA