Dipinti e ceramiche custoditi nei
musei regionali e civici, sculture e fotografie di artisti
contemporanei raffiguranti Sant'Agata e la festa che celebra il
culto della patrona del capoluogo etneo. Una ventina le opere
esposte nella mostra "Agata. Dall'icona cristiana al mito
contemporaneo. I tesori dei musei regionali a Palazzo
dell'Università" inaugurata oggi dal presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci, nelle sale del Museo dei Saperi e
delle mirabilia siciliane, al Palazzo centrale dell'Università
di Catania.
La mostra è finanziata dalla Regione attraverso l'assessorato
dei Beni culturali e dell'identità siciliana ed è stata ideata e
organizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali e
ambientali di Catania in collaborazione con l'Università
(Sistema museale d'Ateneo) e con la Fondazione Oelle
Mediterraneo antico.
"Questa mostra - sottolinea Musumeci - è un omaggio ad
Agata, la santa patrona di Catania, simbolo di fede e coerenza
sino all'estremo sacrificio, che con il suo esempio è diventata
ispiratrice di pittori, scultori, orafi, scrittori e poeti. La
produzione artistica e culturale degli ultimi sei secoli è
degnamente rappresentata in questa mostra in cui riviviamo
l'umanità e la sacralità che Agata rappresenta per i catanesi e
per tutti i fedeli".
"Una mostra che è anche - aggiunge l'assessore ai Beni
culturali e all'identità siciliana Alberto Samonà - un modo per
far conoscere al pubblico alcune opere straordinarie, custodite
nei musei siciliani. 'Agata' è un omaggio alla devozione e un
invito a riflettere sulla continuità e sul cambiamento della
maniera di intendere la santità al femminile nell'arte, in un
percorso che abbraccia otto secoli, dal 1300 ai nostri giorni".
Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, il prefetto Maria
Carmela Librizzi, il rettore dell'Università Francesco Priolo,
l'assessore comunale alla Cultura Cinzia Torrisi, l'arcivescovo
metropolita Luigi Renna, la soprintendente ai Beni culturali e
ambientali Donatella Aprile, la responsabile del Sistema museale
d'ateneo Germana Barone, la presidente della Fondazione Oelle
Mediterraneo antico Ornella Laneri.
La mostra sarà visitabile fino al 31 ottobre
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