Al cimitero dei Rotoli a Palermo
non c'è solo lo scandalo di oltre mille bare in deposito in
attesa di essere sepolte, come ha denunciato nel corso della sua
omelia in occasione della Messa per i defunti l'Arcivescovo di
Palermo Corrado Lorefice, c'è anche chi va a portare un fiore
nella tomba del padre, senza sapere se la salma si trovi ancora
lì. E' la situazione paradossale raccontata da Giuseppe
Giallanza, che da sette mesi chiede senza successo di avere
informazioni sulla sepoltura del 'caro estinto'. "Nel 2017
abbiamo scritto al Comune facendo presente che un albero aveva
divelto la tomba - spiega Giallanza - e abbiamo presentato
istanza perché il cipresso fosse abbattuto. Ma nulla è stato
fatto e il 30 marzo scorso, in seguito a un violento temporale,
l'albero è finito sulla tomba distruggendola. Non sappiamo se la
bara sia finita in profondità o se qualcuno l'abbia spostata.
Nessuno ci ha da spiegazione".
La tomba attualmente è transennata ed i parenti non possono
avvicinarsi per motivi di sicurezza. "Dal Comune in questi mesi
-solo silenzio assoluto. Non c'è rispetto per i morti, non c'è
rispetto per il cittadino, per i parenti dei defunti" sottolinea
Giallanza che aggiunge: "Le radici dell'albero hanno scavato
all'interno della tomba, per cui la bara potrebbe essere
sprofondata o essere stata rimossa dagli impiegati del cimitero.
La cosa scandalosa è che non sappiamo nulla, nessuno ci ha dato
informazioni su quanto stava accadendo. Siamo stati noi a
renderci conto della situazione, da soli. Ci sentiamo
abbandonati...".
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