Diventare una realtà a zero
emissioni entro il 2026 e segnare un primato a livello
nazionale: essere la prima industria food&beverage Carbon
neutrality in Italia. E' l'obiettivo di Sibeg Coca-Cola
annunciato dall'amministratore delegato Luca Busa alla
presentazione del secondo Bilancio sostenibile certificato da un
ente terzo e conforme agli standard di rendicontazione
internazionali.
"I prossimi quattro anni - aggiunge Busi - lavoreremo duro per
raggiungere questo obiettivo così ambizioso, anche a beneficio
del territorio dove operiamo dal 1960 per produrre, sviluppare e
distribuire tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company. Un
processo dettagliato, con una road map precisa e puntuale che ha
previsto il calcolo dell'impronta carbonica sulla base dello
standard internazionale ISO14064".
Il plan prevede l'implementazione di specifici interventi in
grado di far raggiungere all'azienda le zero emissioni nette:
"Molteplici le azioni e gli investimenti messi in campo - spiega
l'ad di Sibeg Coca Cola - con il nuovo impianto fotovoltaico da
2,3 MWp, che ricoprirà la totalità dello stabilimento e con il
secondo impianto da 2 MWp sulla piattaforma logistica
automatizzata raggiungeremo l'ipotesi di autoconsumo completo.
Inoltre, con un sistema di battery storage potremo accumulare
l'energia prodotta e non auto-consumata, per utilizzarla nelle
ore notturne. Nei prossimi anni, inoltre, il nostro impianto di
trigenerazione sarà alimentato da idrogeno verde o biometano".
Sul fronte della mobilità, Sibeg ha già avviato il processo di
elettrificazione della flotta auto già nel 2015 e raggiungerà
quota 100% di tutti i mezzi entro il 2026. L'impegno in ambito
green continua anche nella produzione e commercializzazione
delle bevande: «Per le emissioni indirette entro il 2025 tutte
le bottiglie in plastica di Sibeg - prevede Busi - saranno al
100% in rPet (plastica riciclata); così come l'acquisto di 3.100
frigovetrine di ultima generazione con gas refrigeranti a minor
impatto ambientale e la sostituzione del film termoretraibile
dell'imballaggio secondario con supporti in carta e cartone".
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