La villa romana di età imperiale
(I-II secolo d.C.), emersa nel corso degli scavi archeologici
condotti in località Manca, a Vallelunga Pratameno, in provincia
di Caltanissetta, continua a regalare preziosi ritrovamenti. Le
ricerche effettuate in questi mesi nella zona più meridionale
hanno fatto emergere, infatti, almeno tre edifici a pianta
rettangolare che si distribuiscono secondo una pianificazione
urbanistica non sempre regolare e che prospettano verso una zona
centrale sulla quale sembra aprirsi anche un altro vano che
presenta consistenti tracce di bruciato e resti di concotto.
Il rinvenimento, negli scorsi mesi, di alcune tegole con bollo
lascia pensare che la villa sia collegabile a un personaggio
della cerchia pubblica romana. Le ricerche sono state avviate
tra il 2020 e il 2021 a seguito dell'attività di vigilanza della
Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta sui lavori
del raddoppio della linea ferrata Catania-Palermo.
"L'attività di vigilanza svolta dalla Soprintendenza di
Caltanissetta - dice l'assessore ai Beni culturali e
all'Identità siciliana, Elvira Amata - ci sta restituendo
un'importante testimonianza della vita economica dell'entroterra
siciliano in quell'area che per i romani era il granaio
dell'impero. Le scoperte effettuate ci consegnano l'emozione di
una testimonianza della ricca attività economica della provincia
di Caltanissetta su un importante asse di collegamento viario e
creano le condizioni per lavorare ancora di più alla
valorizzazione delle aree interne della Sicilia".
"Il ritrovamento di abbondante materiale ceramico di scarico
all'esterno degli ambienti - evidenzia la soprintendente Daniela
Vullo - lascia ipotizzare un'attività di produzione e
lavorazione che ancora non siamo in grado di definire
dettagliatamente. Mentre gli edifici individuati presentano
caratteristiche costruttive che stiamo riscontrando in modo
costante".
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