C'è anche l'omicidio di un
pregiudicato, ucciso a colpi di piede di porco lo scorso 26
settembre, nell'inchiesta relativa al blitz antidroga dei
carabinieri con 11 arresti scattato oggi a Marsala. L'omicidio,
maturato nell'ambiente dello spaccio di stupefacenti, sarebbe
stato commesso da uno dei principali indagati dell'odierna
operazione, già arrestato per quel delitto. Lo stesso indagato
avrebbe anche tentato di introdurre droga (nascosta in
confezioni di cioccolatini) nel carcere di Rossano Calabro dove,
tra il 2019 e il 2020, era recluso per altri reati.
Dall'inchiesta è emersa anche la figura di un giovane di
famiglia agiata che, in meno di un anno, avrebbe acquistato più
di 1.300 dosi di crack per oltre 70mila euro. Il giovane, non
riuscendo tuttavia a pagare l'ultima tranche di stupefacente,
cedutagli a credito, sarebbe stato costretto a cedere
l'autovettura e la moto di proprietà. La necessità di denaro lo
avrebbe poi spinto a minacciare la madre e una zia per ottenere
il denaro necessario a pagare gli spacciatori. Nei suoi
confronti il gip ha emesso un'ordinanza cautelare in carcere per
estorsione e maltrattamenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA