Presentata oggi a Palazzo Butera
"QuattroPuntoZero", la prima Scuola diffusa di arti e mestieri
tradizionali che intende valorizzare il patrimonio culturale
mediante l'attivazione di processi di sviluppo locale
sostenibile. Inclusione sociale e innovazione le due parole
chiave dell'iniziativa, che ha l'ambizione di dar vita a nuove
collaborazioni tra centri di ricerca, imprese artigianali e
filiere di produzione, capitalizzando l'esperienza della
rigenerazione operata nel quartiere Kalsa a partire dal restauro
e dalla riapertura di Palazzo Butera.
Conclusa la fase di ricerca e di mappatura sui saperi
artigiani, sono già partiti i primi laboratori e a breve
prenderanno il via i percorsi formativi, gli stage e i tirocini
distribuiti nel territorio, allo scopo di contribuire a
sviluppare un ecosistema artistico-artigianale in grado di
generare nuove microimprese, rafforzando al contempo i legami
sociali nel centro storico di Palermo. Ai laboratori di
formazione si aggiungeranno attività di sostegno
all'autoimprenditorialità con servizi di consulenza e di
promozione del digitale per favorire la regolarizzazione delle
imprese artigianali già attive nonché incentivare la creazione
di nuove imprese 4.0. Il tutto grazie alla collaborazione fra
Enti del Terzo Settore, imprese e Istituzioni che da anni
lavorano a Palermo. «Accrescere e valorizzare la creatività e
l'innovazione nel settore della produzione artistico-artigianale
può essere la chiave di volta per un cambiamento di rotta nello
sviluppo della nostra città» - spiega Simone Lucido,
coordinatore del progetto. Un obiettivo condiviso
dall'Amministrazione comunale. «Il Comune di Palermo - aggiunge
Maurizio Carta, assessore all'Urbanistica e al Centro storico -
può e deve essere un partner strategico per un progetto che oggi
è un prototipo ma che inevitabilmente guarda al futuro, a una
generazione non ancora nata». Una scuola che in questi tre anni
funge in qualche modo da start up perché - come aggiunge Massimo
Valsecchi, presidente del soggetto capofila Palermo
Mediterranean Gateway - «deve diventare un modello concreto in
grado di produrre opportunità di lavoro e possibilità per
l'avvio di nuove botteghe artigianali».
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