Ben 499, dei 1.326 migranti
arrivati ieri a Lampedusa, sono partiti con 7 barconi dalla
Libia: da Zuara, Sabrathra, Tripoli e Tagiura. Le prime
avvisaglie del fatto che anche il fronte libico delle partenze
illegali si fosse riaperto si erano avute lo scorso 28 aprile,
quando con tre barconi sono giunti in 256. Ieri la conferma. E
non soltanto perché i migranti soccorsi hanno dichiarato di
essere partiti dalla Libia, ma anche per il tipo di natante
usato per le traversate. Se dalla Tunisia i migranti salpano con
un piccoli barchini di metallo (6 o 7 metri) elettrosaldato che
faticano a stare a galla, e su ogni natante vengono imbarcati al
massimo una cinquantina di persone, dalla Libia si parte con
barconi di legno di almeno 10 o 12 metri sui quali vengono
sistemati, come dimostrato dagli sbarchi di ieri, fino ad un
massimo di 130 persone. Cambiano inoltre le nazionalità: dalla
Libia partono più egiziani, marocchini, siriani, etiopi e
palestinesi. Dalla Tunisia invece salpano più persone originarie
di Costa d'Avorio, Ghana, Gambia, Mali e Sudan.
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