Tra i più apprezzati direttori del momento, ospite nei maggiori teatri internazionali, torna sul podio dell'Orchestra del Teatro Massimo, il direttore ungherese Henrik Nánási con un concerto di musiche di Strauss e Brahms giovedì 1 giugno alle 20:30.
Al suo debutto a Palermo è invece il soprano Asmik Grigorian, figlia del tenore armeno Gegham Grigorian e del soprano lituano Irena Milkevičiūtė, balzata agli onori delle cronache del mondo musicale internazionale per l'intensità delle sue interpretazioni.
Considerata "uno dei talenti drammatici più fiammeggianti del
settore" (The New York Times), il soprano lituano dalla
"versatilità sbalorditiva" (The Times), "voce selvaggia, ricca e
scura" (Le Monde), Asmik Grigorian è stata nominata nel 2022
cantante lirica femminile dell'anno dall'Associazione Ópera XXI.
La prima parte del programma prevede i Vier letzte Lieder op.
150 (Quattro ultimi Lieder) per soprano e orchestra di Richard
Strauss, scritti nel 1948, un anno prima della morte, durante
l'esilio in Svizzera. Un'opera autobiografica che segna la fine
della parabola creativa del compositore tedesco.
La seconda parte del concerto è dedicata all'esecuzione di
uno dei più grandi capolavori di Johannes Brahms, la Sinfonia
n.4 in mi minore op. 98. Composta tra il 1884 e il 1885, è
considerata "la più grande e poderosa Sinfonia di tutto
l'Ottocento", imponente nelle dimensioni e nella densità della
scrittura, ricchissima nell'articolazione della partitura
orchestrale.
A dirigerla, sul podio dell'Orchestra del Massimo, è impegnato
il Maestro ungherese Henrik Nánási che, a partire dalla
collaborazione come assistente musicale con la Royal Opera House
Covent Garden con Antonio Pappano e l'Opéra de Monte Carlo, ha
diretto su tutti i principali palcoscenici internazionali, fra
cui Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala
di Milano, Opéra di Parigi, The Metropolitan Opera di New York.
È stato direttore principale allo Staatstheater am Gaertnerplatz
di Monaco e direttore musicale della Komische Oper Berlin.
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