Un osservatorio vulcanologico
permanente è stato realizzato in Antartide dall'Università di
Catania. Ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema di
monitoraggio multiparametrico del vulcano Melbourne e
successivamente del vulcano Rittmann. L'osservatorio, denominato
Italian VOLCanological observatory in ANtarctica (IVolcan), avrà
carattere multidisciplinare e coinvolgerà partecipanti con
competenze complementari in diversi ambiti come la sismologia,
la geodesia, la geochimica dei gas e delle rocce, la
tefrocronologia, la tecnologia e la strumentazione, la scienza
dei dati, il monitoraggio dei vulcani, la creazione e la
gestione di database.
L'Università di Catania e l'Ingv collaborano intensamente da
anni nello studio del vulcanismo antartico attraverso progetti
di ricerca finanziati dal Programma nazionale di ricerche in
Antartide. I risultati degli studi hanno dimostrato che entrambi
i vulcani sono attivi, presentano fumarole alimentate da gas
vulcanici e generano segnali sismici tipici di ambiente
vulcanico. Studi hanno permesso di ricostruire eruzioni
esplosive avvenute fino in epoca storica. Ciò significa che il
Monte Melbourne è capace di generare eruzioni fortemente
esplosive ed è quindi potenzialmente pericoloso per le vicine
stazioni scientifiche e per la sicurezza aerea in tutto il
continente antartico.
I risultati dei progetti sono stati fondamentali per ottenere
l'istituzione del nuovo osservatorio vulcanologico permanente in
Antartide. Il progetto con la sua rete multiparametrica fornirà
un flusso continuo di dati multidisciplinari che saranno
condivisi con la comunità scientifica internazionale portando a
un avanzamento nelle conoscenze in ambito vulcanologico, così
come in altre discipline come la geofisica, la geodinamica, la
glaciologia, il clima e la biologia.
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