"Credo che la risposta sia il
lavoro. Basta con questo assistenzialismo, la destra e il
centrodestra si contraddistinguono anche per un altro tipo di
capacità propositiva". Così il ministro della Protezione civile
Nello Musumeci, a margine del convegno 'Parlate di mafia'
organizzato a Palermo dei gruppi parlamentari Fratelli d'Italia.
"Il testamento spirituale lasciato da Paolo Borsellino, sul
quale non abbiamo mai fatto speculazioni di parte - ha detto
inoltre il ministro parlando di lotta alla mafia - deve
riguardare tutti i giovani a qualunque schieramento appartengano
perché la lotta alla mafia per essere credibile ha bisogno di
uno schieramento forte e solido, se lo schieramento si divide
vuol dire che la mafia ha trovato l'occasione giusta per
incunearsi. Dobbiamo fare un dispetto ai mafiosi, è il dispetto
più efficace che si possa fare è quello di mettere assieme
centro, destra, sinistra e movimenti civici, tutti accomunati da
un unico obiettivo: la lotta alla mafia non può diventare uno
strumento di lotta politica".
"Nutro una certa diffidenza - ha sottolineato Musumeci -
verso coloro che parlano sempre di legalità e di antimafia e
purtroppo le esperienze degli ultimi anni ci dimostrano come ci
sia una sorta di mafia dell'antimafia: la speculazione, la
demagogia e qualcuno ha tentato anche di costruire carriere
sull'antimafia. L'antimafia è un impegno non soltanto culturale
ma pratico, quotidiano che va predicato e praticato nella
dignità del silenzio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA