Per i critici è stato un
"Kandinsky occidentale": la parabola artistica di Beppe Assenza
torna ora in Sicilia dove tutto era cominciato. L'associazione
di amici del pittore ha organizzato una mostra di 50 opere a
Pozzallo, nel Ragusano, tappa iniziale di un percorso che
proseguirà poi a Roma e a Milano. Assenza (1905-1985) è un
siciliano di mare aperto: è nato a Modica ma ha vissuto fuori
dalla Sicilia e soprattutto in Svizzera la sua vicenda
artistica.
Nelle intenzioni dei promotori l'esposizione è un "viaggio a
ritroso con destinazione futuro". In Sicilia l'artista aveva
ripreso i colori della natura e dell'affresco ed era stato
iniziato all'arte figurativa dallo zio canonico, Orazio Spadaro.
L'antologica "Assenza Essenza. Al cuore del colore", aperta
fino al 5 novembre, ripercorre le tappe più significative
dell'itinerario artistico di Assenza, famoso già dagli anni
Trenta del secolo scorso: nel 1936 aveva partecipato alla
Biennale di Venezia. Le opere sono divise in sezioni con un
excursus biografico-artistico in cui si evidenziano i diversi
periodi e i vari temi pittorici scelti dall'autore: i lavori
siciliani, i ritratti milanesi e di ispirazione espressionista,
i paesaggi romani e la svolta sulla prospettiva di colore che ha
rappresentato il principale campo di ricerca e sperimentazione.
Le opere esposte provengono in gran parte dalla Fondazione
Bio-Stiftung Schweiz, con sede in Svizzera, ultima residenza del
pittore siciliano.
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