"L'insediamento della nuova Cts è
il raggiungimento di uno dei punti del nostro programma di
governo. Mi ero personalmente impegnato a riformarla, trovando
consenso in tutti gli organismi intermedi. Si avvia un nuovo
percorso per questa Commissione che abbiamo snellito, modificato
nelle regole e nella composizione per dare maggiori risposte
alle richieste di investimento nel nostro territorio. A questo
organismo vengono chieste terzietà, rigore e vigilanza, tempi
veloci nelle decisioni compatibilmente con la delicatezza della
materia da affrontare. Viene chiesto di evitare di dire "ni", di
non pronunciarsi, cosa che nel recente passato ha causato
criticità e ostacoli complicando le procedure di valutazione
ambientale e i tempi autorizzativi". Lo afferma il presidente
della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella prima seduta
plenaria, a Palazzo d'Orléans, della Commissione tecnica
specialistica (Cts) per le autorizzazioni ambientali di
competenza regionale, presieduta da Gaetano Armao, e integrata
con tutti i componenti mancanti e reclutati secondo le nuove
regole varate dal governo regionale lo scorso maggio.
"La riforma della Cts è un tassello di un lavoro molto più
ampio che stiamo facendo nel campo della semplificazione e della
sburocratizzazione - aggiunge l'assessore regionale al
Territorio e all'ambiente, Elena Pagana -. La Sicilia si trova
in un momento particolare per le sfide energetiche che si trova
ad affrontare e per la sua centralità nel Mediterraneo. La Cts è
un organismo a tutela di ciò che verrà realizzato e del futuro
che tocca alla Sicilia. Il governo regionale starà al suo
fianco. Sono convinta che faremo un grande lavoro che sarà sotto
gli occhi di tutti". E Armao, traccia il primo bilancio
dell'attività svolta in queste ultime settimane. "Dal primo
settembre ad oggi sono già stati dati 130 pareri, che si
aggiungono ai 500 già approvati, ed esaminate pratiche per
investimenti da due miliardi di euro - dice -. Continuando con
questo ritmo, possiamo affermare che in un anno saremo in grado
di azzerare l'arretrato e fornire risposte in tempi certi alle
imprese e ai Comuni, per utilizzare al meglio le risorse del
Pnrr".
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