Scoppia la polemiche
sull'assessore regionale alla Famiglia Nuccia Albano dopo che la
trasmissione Report ha pubblicato sul proprio profilo Facebook
un'intervista in cui si rende noto che la componente della
giunta è figlia di Domenico Albano condannato per mafia. Una
circostanza che ha provocato numerose reazioni politiche con la
richiesta di dimissioni da parte di alcuni esponenti
dell'opposizione, a cominciare dal presidente della commissione
antimafia Antonello Cracolici e dal suo vice Ismaele La Vardera.
Nuccia Albano in una nota spiega: "Stamattina, mentre stavo
partecipando, in qualità di assessore alla Famiglia, alla
Commissione antimafia convocata presso la scuola Sperone-Pertini
a Palermo, sono stata 'violentata' da una giornalista di Report
che mi ha sottoposto ad una raffica di domande su mio padre.
Premetto che è morto 60 anni fa, quando io ne avevo 10. Ho
saputo, solo quando sono diventata grande, che aveva avuto
problemi con la giustizia e che era stato in carcere. Ho di lui
il ricordo di una bambina innamorata del proprio papà e da lui
adorata".
"L'essere madre e nonna e la mia vita professionale -
sottolinea Albano - parlano del mio ostinato senso del dovere e
della legalità. Mi addolora moltissimo e mi fa sanguinare il
cuore che si sia voluto ricordare questa storia. Ma ciò non può
cancellare l'amore di figlia per il padre".
L'assessore ha poi precisato con un'altra nota: "Lo ribadisco
con il cuore di una figlia che non è cresciuta con il proprio
papà, non lo rinnego come padre, e non vedo come una figlia
potrebbe rinnegarlo, ma la mia scelta di vita ha sempre preso le
distanze dal fenomeno della mafia. Solo perché presa dalla
concitazione per l'agguato, tesomi dalla giornalista di Report,
ho detto che non rinnego la storia di mio padre. Ma è chiaro che
volevo dire che non rinnego mio padre. Ho sempre lavorato
all'insegna della giustizia e della trasparenza, valori che ho
trasmesso ai miei figli e ai miei nipoti".
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