Le abitazioni della moglie e dalla
figlia, fra Roma e Verona, dell'ex capo della squadra mobile
della Questura di Palermo, Arnaldo La Barbera, sono state
perquisite su disposizione della Procura di Caltanissetta
nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di via D'Amelio a
Palermo e la scomparsa dell'agenda rossa di Paolo Borsellino. Lo
riporta il quotidiano La Repubblica.
Il decreto, secondo quanto si è appreso, eseguito lo scorso
settembre, è stato emesso dopo che una persona molto amica della
famiglia La Barbera avrebbe detto di avere saputo che l'agenda
rossa sarebbe stata in possesso prima dell'ex capo della squadra
mobile di Palermo, poi della sua famiglia. Il testimone, la cui
dichiarazione arriva a 31 anni dalla strage, ha spiegato essersi
deciso a parlare adesso sull'onda emotiva sollevata da
interventi sul tema, precisando di non avere mai visto l'agenda
rossa. Agenda rossa che durante le perquisizioni non è stata
trovata. Durante l'esecuzione del decreto sono stati acquisiti
dei documenti riferibili ad Arnaldo La Barbera, morto nel 2002
dopo avere avuto una grave malattia.
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