on regolamenta) eseguita dal 1 al
15 dicembre scorsi su tutto il territorio nazionale e che si
protrarrà fino a febbraio e che vede in campo donne e uomini
della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che
in mare.
Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello
nazionale dal Centro di controllo nazionale pesca del Comando
generale della Guardia costiera di Roma, e articolato a livello
territoriale sui Centri di controllo area pesca delle 15
Direzioni marittime regionali - ha portato, a oggi,
all'effettuazione di 10.850 controlli e che consentiranno agli
italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri
garantiti.
Nell'ambito dell'operazione SpInnAker personale della
Guardia Costiera di Palermo ha scoperto all'interno delle celle
freezer, circa 1.000 kg di salmone e pesce spada non
tracciabili. L'intera merce è stata sequestrata
amministrativamente. Sempre nel capoluogo siciliano sono stati
trovati oltre 1.900 Kg di prodotto ittico di varia natura
riportante etichetta con tempo di conservazione massimo
superato, 25.000 Kg di pesce spada non tracciati e oltre 2.000
Kg di moscardini bianchi con etichettatura errata. L'intera
merce veniva sottoposta a sequestro amministrativo. Comminate
sanzioni per 5.000 euro
Nel 2023 dalla Guardia Costiera ha comminato oltre 7,5
milioni di euro di sanzioni, con oltre 500 tonnellate di
prodotto irregolare sequestrato. Ma non solo. Durante l'anno
l'azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di
effettuare sull'intero territorio nazionale circa 110.000
verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la
filiera commerciale: dall'analisi dei dati è risultato che la
maggior parte degli illeciti è avvenuto nell'ambito della
tracciabilità del pescato, a causa di prodotti ittici non
genuini (etichettati come "nostrani") o non etichettati, spesso
provenienti dall'estero.
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