Salvato, curato e rimesso in
libertà a Messina un raro esemplare di uccello delle tempeste
codaforcuta, il cui nome scientifico è Hydrobates leucorhous. Ad
accorgersi dell'animale in difficoltà è stato il tredicenne
Diego Scibilia a Milazzo.
L'animale nidifica su entrambe le coste del nord Atlantico ed
è rarissimo che si possa osservare nel Mediterraneo. L'uccello
strettamente pelagico passa tutta la sua vita in mare e si
avvicina alla costa solo per nidificare su grotte inaccessibili
lungo le scogliere. A spingere il volatile sulle coste siciliane
la forte burrasca di ponente del sud Tirreno.
L'uccello è stato ritrovato dal bambino nel giardino di casa
sua a Milazzo e consegnato allo staff del museo del mare a
Milazzo, Adele Schittone, Giancarlo Torre, Antonio Torre e
Carmelo Isgró, che lo hanno portato al centro recupero fauna
selvatica di Messina e affidato all'ornitologa Anna Giordano.
L'uccello aveva un edema al cranio ed è stato visitato e curato
dal veterinario Fabio Grosso e oggi è stato rimesso in libertà.
"Faccio i complimenti al giovane Diego - ha detto Carmelo
Isgrò, direttore del museo del mare Milazzo - per la sensibilità
e l'amore per la natura che ha dimostrato segnalando a suo padre
la presenza dell'animale in difficoltà e che grazie a lui è
stato soccorso ed è tornato a volare libero. Che emozione
liberare un esemplare di una specie osservata solo tredici volte
in Italia nell'ultimo secolo e mezzo. Da Diego arriva un
bellissimo messaggio di speranza per tutti i giovani che sono i
cittadini del futuro".
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