/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Venezi sul podio dopo le polemiche, nessuna contestazione

Venezi sul podio dopo le polemiche, nessuna contestazione

Concerto a Palermo all'insegna della compostezza e sobrietà

PALERMO, 03 febbraio 2024, 11:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Parola d'ordine: sobrietà, compostezza, misura. Al concerto della Foss di ieri sera al teatro Politeama di Palermo, che per la seconda volta ha visto sul podio Beatrice Venezi, chi si aspettava una coda delle polemiche e le contestazioni dei giorni scorsi, è rimasto deluso. Tutto si è svolto secondo un collaudato copione. Il pubblico ha applaudito compostamente un programma veramente audace: la sesta sinfonia di Cajkovskij e la sesta di Shostakovic. Due sinfonie russe per grandi bacchette, tali sono le difficoltà interpretative che presentano.
    La Venezi si è presentata in pantalone nero e camicia bianca, capelli legati, niente svolazzi, con buona pace di Virginia Raffaele. Quella che chiamiamo "La Patetica" è l'ultimo capolavoro del genio russo, il suo testamento, anzi il Requiem scritto per se stesso. Cajkovskij sapeva di dover morire. La scelta che gli era stata proposta era chiara: prendere il veleno o accettare il giudizio del Gran Giurì con il disonore più clamoroso. Cajkovskij era omosessuale e in quei mesi si era intrattenuto con il figlio diciasettenne di un conte molto vicino allo Zar. Diresse la sua ultimo sinfonia che esprime tutta la temperie drammatica degli ultimi giorni e dopo una settimana prese il veleno. Per escludere l'ipotesi del suicidio, la famiglia disse che per errore aveva bevuto acqua contaminata dal colera. Nel primo e nel quarto movimento della sinfonia tutto questo è chiarissimo, il ricordo di tutta una vita, la sofferenza e infine il lentissimo abbandono della vita e della sua amata campagna russa.
    L'orchestra sinfonica siciliana al completo, 85 elementi, suona con buona competenza e la Venezi dimostra di conoscere bene la partitura. Quello che manca è la dolcezza amara dell'ultimo movimento, il gesto è sempre abbastanza coreografico, magniloquente. Una buona prova, ma senza la necessaria emozione, anzi commozione. Per essere chiari, si ricorda ancora la direzione di Valery Gergiev qualche anno fa per Radio France, con le lacrime che comparvero al quarto movimento. Più a suo agio la direttrice con la sesta sinfonia di Shostakovic, colta nella sua potenza, ma anche nella sua ironia.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza