Nell'undicesimo
giorno consecutivo di presidio permanente istituito sulla
Sciacca-Palermo, all'altezza del bivio di località Gulfa, i
manifestanti del Movimento spontaneo degli agricoltori della
Valle del Belìce hanno tenuto stamattina una conferenza stampa,
nel corso della quale il loro portavoce Gaspare La Marca ha
letto il contenuto di una lettera aperta indirizzata al
presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Al capo dello Sato - dice La Marca - abbiamo rappresentato
le nostre difficoltà. Noi agricoltori non abbiamo più bisogno di
interventi tampone ma di norme urgenti e speciali che
garantiscano alla categoria un reddito minimo garantito, perché
al momento lavoriamo in perdita".
"Nella filiera agroalimentare noi siamo l'anello più debole
della catena", aggiunge Nino Ciaccio, promotore dei comitati
spontanei degli agricoltori di Sciacca.
La manifestazione di protesta intanto prosegue. "Non ce ne
andremo finché non avremo risposte", conclude Vincenzo
Interrante, agricoltore di Menfi.
Il Movimento spontaneo degli agricoltori della Valle del
Belice intende organizzare per i prossimi giorni un corteo di
trattori con destinazione i palazzi della Regione. "La nostra è
una protesta pacifica, intendiamo avvalerci di tutte le
autorizzazioni di pubblica sicurezza necessarie", ha detto La
Marca.
La protesta degli agricoltori intanto ha ricevuto anche la
solidarietà della marineria. Armatori e pescatori della flotta
peschereccia di Sciacca hanno raggiunto stamattina il presidio
permanente degli agricoltori di località Gulfa manifestando
pubblicamente il loro sostegno, condividendo in particolare la
protesta contro l'Unione Europea, che da anni ha interdetto
diversi specchi di Mediterraneo, dove i motopescherecci non
possono più andare.
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