L'ufficio circondariale marittimo
di Marsala, in collaborazione con il 3° Nucleo operatori
subacquei della guardia costiera, ha avviato oggi le operazioni
di rimozione dei pericoli sommersi nelle acque della riserva
naturale dello Stagnone: si tratta di piccole imbarcazioni in
vetroresina affondate nei mesi invernali e corpi morti ai quali
queste, ma anche altre barche, vengono ancorate.
"La neutralizzazione dei pericoli sommersi, diffusi in tutto
lo specchio acqueo costiero dello Stagnone - spiega una nota
dell'ufficio circondariale marittimo - costituisce un intervento
necessario per tutelare l'integrità dell'ecosistema marino e la
sicurezza dei bagnanti, oltre che accertare l'occupazione
abusiva del demanio marittimo. Le operazioni di rimozione dei
pericoli sommersi, continueranno con maggiore frequenza
nell'ambito delle ordinarie attività di vigilanza e controllo
della fascia costiera, e sono finalizzate all'individuazione dei
responsabili di eventuali ulteriori violazioni".
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