Seconda sconfitta consecutiva in
casa per il Palermo che perde contro il Venezia per 3-0 e dice
addio ai sogni di promozione diretta. La squadra rosanero lascia
il Barbera fra i fischi sia al termine del primo tempo che a
fine partita con una sonora contestazione ai danni
dell'allenatore Eugenio Corini. A decidere la partita le reti di
Pohjanpalo al 18' e 30' del primo tempo e di Gytkjaer al 47' del
secondo.
Corini sostituisce l'infortunato Ranocchia con Henderson, per
il resto conferma la formazione che ha vinto a Lecco con
Pigliacelli in porta, Dikitè, Nedelcearu, Ceccaroni e Lund in
difesa; Segre e Gomes a completare il centrocampo; Di Mariano,
Brunori e Di Francesco in attacco. L'avvio è tutto di marca
veneziana con due occasioni nei primi cinque minuti di partita,
con Pigliacelli costretto a chiudere in angolo sul tiro di
Altare. In avanti i rosanero provano a mettere paura al Venezia,
ma non sono precisi nelle conclusioni. Lo è invece la squadra
veneta con Pohjanpalo che porta i suoi al riposo in vantaggio di
due gol con una doppietta: il vantaggio arriva al 18' con un
colpo di testa su cross dalla destra di Candela; il raddoppio
alla mezzora su un buco centrale della difesa rosanero che lo
mette a tu per tu con Pigliacelli. Solo l'imprecisione di
Ellertsson evita a Palermo, che va al riposo fra i fischi, di
chiudere il primo tempo sul 3-0.
Anche al rientro in campo i rosanero sono accolti dai fischi.
Corini inserisce Vasic, Aurelio e Graves e lascia negli
spogliatoi Di Mariano, Lund e Nedelcearu. Il Venezia gioca in
controllo e potrebbe passare ancora in contropiede, ma
Pigliacelli prova a tenere in corsa i suoi chiudendo su Pierini,
Candela e Pohjanpalo a tu per tu con gli avversari. Entrano fra
i rosanero anche Traorè per Henderson e poi Soleri per Segre, ma
la squadra di Corini non riesce a creare occasioni da gol
limpide. La costruisce allo scadere ancora il Venezia che
realizza al 47' il terzo gol con Gytkjaer.
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