FABRIZIO HOPPS "I NUOVI GATTOPARDI
- AFFARI SICILIANI" ANGELO MAZZOTTA EDITORE, PP. 223, EURO 20
E' un'analisi cruda e impietosa della Sicilia del malaffare
quella tracciata da Fabrizio Hopps nel suo ultimo romanzo "I
nuovi Gattopardi". Non c'è alcuna nobiltà nei personaggi
tratteggiati dall'autore, politici, burocrati e colletti bianchi
che affollano i corridoi della Regione. Un milieu che ruota
attorno al regime feudale di un presidente della Regione
corrotto e senza scrupoli, Giovanni Vassallo, che si nutre di
illegalità, tangenti e raccomandazioni. Santo Fileccia, autista
del presidente e protagonista del romanzo, è un uomo che ad un
bivio della vita, sceglie la strada meno facile e l'amore per la
sua Angela. Pur essendo legato da un rapporto di amicizia con
Vassallo, Santo è fatto di tutt'altra pasta. "Era sinceramente
stupito della disinvoltura del suo vecchio amico - si legge nel
libro -. Aveva imparato a parlare di affari e a gestirli ma
aveva imparato soprattutto a disinteressarsi della cosa
pubblica. Ma quale cosa pubblica, pensava Santo... Giovanni
aveva in testa soldi e affari". Nel suo romanzo Hopps sferza non
solo la classe politica ma anche il sottobosco di quella che
viene definita 'mamma Regione'. "Una macchina burocratica fatta
a strati, milioni di strati: segretari generali, avvocati e
uffici legali interni, dirigenti di 1° e 2° livello, dirigenti
generali, capo dipartimenti...".
Il colpo grosso messo a punto da Vassallo e dai suoi accoliti
riguarda una maxi tangente per la realizzazione del primo
termovalorizzatore dell'isola. Il presidente si fida ciecamente
del suo amico e gli affida il compito di prestanome per
veicolare decine di milioni di euro attraverso un giro vorticoso
di conti esteri, società nascoste in paradisi fiscali e banche
compiacenti. Ma Santo, che ha a cuore una vita lontana da questi
giochi di potere e dalle 'festazze' a base di escort e cocaina,
non riesce a rassegnarsi allo spettacolo della sua terra
spolpata dai 'Nuovi Gattopardi' che negano ogni speranza e
futuro a chi invece vorrebbe una Sicilia diversa. Con un finale
a sorpresa che non delude il lettore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA