Olio extra vergine d'oliva
proveniente dalla Valle del Belìce al posto della salsa di soia?
Se cinesi e giapponesi dovessero scoprirlo come condimento dalle
ricche proprietà nutritive per le loro pietanze "quest'apertura
culturale rappresenterebbe un'importante opportunità di
valorizzazione del nostro territorio". Lo dice Tommaso Asaro
dell'omonima azienda olivicola a Partanna (Trapani), tornato dal
Sol Levante. A far conoscere meglio a cinesi e giapponesi l'olio
prodotto nella Sicilia occidentale ci ha pensato Starbucks che
ha lanciato, a Shanghai e Tokyo, la nuova linea di bevande
"Oleato": l'unione del caffè arabica con l'olio extravergine
d'oliva 'Partanna', fornito proprio dall'azienda di Partanna che
coltiva nella Valle del Belìce migliaia di ulivi.
Già nei mesi scorsi, a Selinunte, in presenza del fondatore
di Starbucks Howard Schultz, è avvenuta la presentazione del
'Club degli agricoltori' al fine di mettere in atto un
meccanismo virtuoso finalizzato al raggiungimento dei seguenti
obiettivi: realizzare una coltivazione di olive sostenibile,
sviluppare linee guida uniche nel trattamento degli ulivi e
definire una politica di commercializzazione comune a tutti,
così da contribuire alla creazione di un futuro migliore per gli
agricoltori della Valle del Belìce.
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