Le capre ad Alicudi fanno parte del paesaggio e della storia dell' isola eoliana dopo la loro introduzione da parte di alcuni allevatori. Ma gli animali che sono riusciti a fuggire e ad ambientarsi nella parte alta e meno popolata dell'isola negli anni sono diventati centinaia, mentre gli abitanti sono cento. Per i turisti che si inerpicano sui sentieri vulcanici l'incontro con questi erbivori provoca allegria e fa scattare gli obiettivi dei cellulari e delle fotocamere ma per i residenti il numero delle capre è troppo elevato: rovinano i muretti a secco, s'infilano nelle case, mangiano le piante. Per questo l'amministrazione comunale di Lipari ha emanato un avviso per "l'alienazione gratuita delle capre". Ci sono 600 erbivori a disposizione degli allevatori che potevano inviare la richiesta per ottenerne fino a cinquanta. Il bando è scaduto il 10 aprile. Le domande arrivate dagli allevatori, ma non solo, in risposta all'avviso sono state 25 per un numero totale di 1900 capi. Molti di più di quelli disponibili.
Il dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale oggi ha comunicato che affiderà a una ditta specializzata "la cattura e la costruzione di appositi recinti in aree già individuate dell'isola per contenere il bestiame che, dopo i controlli sanitari da parte del servizio veterinario dell'Asp, sarà donato agli allevatori che ne hanno fatto richiesta partecipando al bando pubblico".
«La Regione mette in campo una risposta celere per aiutare gli abitanti di Alicudi, una delle isole più belle della Sicilia. Il numero sproporzionato di capre selvagge sull'isola - dice l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino - sta creando non pochi problemi all'incolumità delle persone, senza contare i danni causati quotidianamente come il danneggiamento di sentieri e di muri a secco. La salvaguardia del territorio e il rispetto dell'ambiente sono le direttrici lungo le quali ci muoviamo per risolvere questi problemi a tutela delle produzioni e dei cittadini».
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