Tremila metri quadrati, 140
cantine, tutti i 12 Consorzi di tutela, un'affluenza quotidiana
incessante di visitatori, buyer, addetti ai lavori anche nei
padiglioni dedicati alle produzioni bio e all'olio. Diversi gli
incontri organizzati nella meeting hall della Regione Siciliana,
con le "Strade del Vino e dei sapori" di tutta l'Isola, le
degustazioni guidate dal Master of Wine Pietro Russo, le tavole
rotonde fra produttori, le anteprime degli eventi che animeranno
le prossime settimane in Sicilia. Un calendario ricchissimo
anche in prospettiva considerato che nel 2025 la Sicilia sarà
"Regione europea della gastronomia".
Lo storico Padiglione 2 è stato il più visitato (dopo il
Veneto, padrone di casa), confermando così la Sicilia fra le
destinazioni più carismatiche per il vino di qualità ma anche
per il valore del capitale umano che è riuscita ad esprimere
negli incontri fra produttori, consumatori e buyer. Al Vinitaly
la narrazione è stata l'arma vincente per tanti produttori
grandi e piccoli. Anche l'olio siciliano con l'Igp è stato
testimone di un grande primato, quello di essere per numero di
bottiglie certificate e controllate, il primo in Italia. Ad oggi
la produzione conta un milione e mezzo di bottiglie (più di
quelle prodotte dalla Toscana, leader storico per l'Italia).
Al centro dei dibattiti ha tenuto banco la questione del
cambiamento climatico per affrontare il quale i produttori
siciliani hanno deciso di investire sulle varietà autoctone che
hanno già nel loro dna la chiave per sopravvivere in situazioni
di stress idrico e ambientale. In questo senso è stato accertato
che alcuni cloni di Nero d'Avola e Grillo, vitigni autoctoni
storici, possono fornire indicazione valide per mitigare gli
effetti della siccità.
"Il vino siciliano va avanti sulle gambe dei giovani grazie
al lavoro visionario che i loro nonni e i loro genitori hanno
realizzato, trasformando la terra dei vini sfusi in un brand
enologico internazionale. Adesso lasciamo fare ai giovani" ha
detto il direttore dell'assessorato regionale all'Agricoltura
Dario Cartabellotta.
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