In Sicilia a tutti i lavoratori
esposti al rischio termico sarà vietato svolgere le attività
dalle 12 alle 16. Questo per tutelare la salute e la sicurezza
nei luoghi di lavoro durante la stagione estiva che nell'isola è
sempre più caratterizzata da alte temperature, superiori ai 35
gradi centigradi, e umidità che determinano ondate di calore.
Sono queste le nuove indicazioni contenute nel testo sullo shock
termico, oggi condiviso da governo regionale, sindacati, Inps,
Inail e associazioni datoriali.
"Finalmente, dopo un anno di lavoro, la Sicilia intende
adeguarsi a queste misure, già in vigore in altre regioni. Un
passo in avanti verso la prevenzione ma adesso ci auspichiamo
che la giunta regionale in tempi brevi adotti le procedure.
L'estate è vicina, vogliamo arrivare pronti nel solo interesse
dei lavoratori", affermano Cgil, Cisl e Uil Sicilia. Ad essere
esposti al rischio sono tutti coloro che svolgono attività
all'aperto come i lavoratori dell'edilizia civile e stradale. Ma
ci sono anche i lavoratori del comparto agricolo, portuale,
marittimo e balneare. Nell'elenco i rider e tutti quelli che
svolgono "attività fisica rilevante" o che sono impegnati in
ambienti chiusi senza una ventilazione adeguata.
Il protocollo di intesa, dopo l'approvazione, sarà inoltrato
a tutti i sindaci dell'Isola che a loro volta dovranno emanare
specifiche ordinanze per vietare le attività durante le ore più
calde.
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