(di Francesco Gallo)
Christian De Sica e Carlo Verdone
insieme fanno sempre un po' scintille ed è accaduto puntualmente
oggi a Taormina in un incontro congiunto tra Nastri d'Argento e
Festival di Taormina diretto da Marco Muller. "Ci siamo
conosciuti sui banchi di scuola. Lui era il figlio di Vittorio
De Sica, io invece di un critico famoso, Mario. Nessuno dei due
voleva fare l'attore, ma alla fine siamo diventati anche parenti
e questo è stato molto bello", ha detto Verdone, che a
proposito poi dell'idea di un film sui due cognati ha
sottolineato con ironia: "Lo diciamo sempre. Prima o poi lo
dobbiamo fare, e ci dobbiamo pure sbrigare. Siamo ormai due
veterani e non c'è più molto tempo".
Poi sul Nastro nastro speciale alla commedia che Verdone
riceverà insieme a De Sica ha detto: "Sono contento di questo
premio. Ne ho presi diversi, ma riceverlo ora dopo quarantotto
anni di lavoro è importante e mi fa andare avanti. Ricorderò
sempre che il mio primo premio l'ho preso proprio qui a
Taormina per 'Un sacco bello', e al mio fianco c'era Sergio
Leone".
De Sica invece ha sottolineato: "Io avevo circa 25 anni
quando ho ricevuto il primo, per il film Giovannino di Paolo
Nuzzi. Quell'anno vennero premiati Joan Crawford e Jack
Nicholson e io, pensate un po', ero la rivelazione dell'anno". E
ancora l'attore-regista: "Dedico questo Nastro a tutti gli
attori comici che sono stati in Italia un po' sottovalutati. Per
fortuna se oggi sono ancora qui devo tutto al mio pubblico".
Stasera al Teatro Antico anche il ricordo del primo Nastro
d'Argento del Sindacato Giornalisti Cinematografici, diretto
oggi da Laura Delli Colli, ricevuto da Giuseppe Tornatore, un
video inedito con il saluto al pubblico di Nino Manfredi per
l'ultima volta dal palcoscenico del teatro e, infine, le
immagini del Nastro d'Argento che ha festeggiato Tom Cruise e il
suo primo Mission: Impossible. E ancora premi a Giovanni
Veronesi, Pilar Fogliati e Maurizio Lombardi, Luca Manfredi,
Emanuela Fanelli e, tra cinema e serie, ad Alessio Vassallo e i
giovanissimi Beatrice Grannò e Nicolas Maupas. Nastri speciali,
infine, a Giuseppe Tornatore, Luca Barbareschi e Margherita Buy.
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