Irrigazione di precisione, per
ottimizzare l'uso dell'acqua e ridurre gli sprechi delle risorse
idriche. Ma ci sono anche i sistemi di irrigazione a goccia e i
sensori del suolo, strumenti in grado di fornire la quantità
esatta di acqua necessaria alle piante, migliorando così
l'efficienza idrica e aumentando la resa delle colture. Sono
queste alcune soluzioni per arginare la siccità dovuta ai
cambiamenti climatici, che puntano alla biodiversità e a
garantire la produzione mediterranea.
Temi che sono stati al
centro del dibattito della seconda giornata dei lavori di
Ispamed 24, la conferenza internazionale sul cambiamento
climatico e la tutela dell'ambiente che si svolge a Palermo, al
dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali
dell'Università, alla presenza di 200 studiosi ed esperti di
tutto il mondo.
Fari puntati sul recupero e il riutilizzo dell'acqua piovana
come strategia per mitigare l'impatto della scarsità idrica.
L'implementazione di sistemi di stoccaggio dell'acqua può
fornire, infine, una riserva preziosa durante i periodi di
siccità, assicurando una fonte costante di approvvigionamento
per le colture. Così come investire in tecnologie avanzate,
pratiche sostenibili e collaborazioni intersettoriali è
essenziale per garantire un futuro agricolo resiliente e
produttivo.
Ma anche l'uso di colture resistenti alla siccità,
sviluppate attraverso l'impiego delle biotecnologie, può essere
una risposta al problema. E poi sostenere il recupero e il
riutilizzo dell'acqua piovana come strategia per mitigare
l'impatto della scarsità idrica. L'implementazione di sistemi di
stoccaggio dell'acqua può fornire, infine, una riserva preziosa
durante i periodi di siccità, assicurando una fonte costante di
approvvigionamento per le colture. Così come investire in
tecnologie avanzate, pratiche sostenibili e collaborazioni
intersettoriali è essenziale per garantire un futuro agricolo
resiliente e produttivo.
I lavori hanno affrontato anche il
tema del green deal europeo, per una maggiore sostenibilità
ambientale: è stato evidenziato come l'impiego intensivo di
pesticidi abbia portato a una riduzione del 40% delle
popolazioni di insetti in alcune regioni.
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