Il Festino dei record e
dell'innovazione a Palermo. Non solo per il numero delle persone
che ieri sera si sono assiepate lungo il Cassaro al passaggio
del corteo storico e al Foro Italico per assistere ai
tradizionali giochi pirotecnici, oltre 350 mila presenze secondo
il Comune. Ma anche per l'aggiunta di due carri, oltre a quello
tradizionale dedicato a Santa Rosalia patrona della città. E poi
il trio pop-lirico del "Il Volo" dai tetti della cattedrale
nello stesso programma che ha visto protagonisti il coro di voci
bianche del Teatro Massimo, gruppi folkloristici e persino un dj
set per fare ballare gli spettatori. Una commistione ardita
disegnata dalla milanese Balich Wonder Studio del direttore
artistico Marco Balich che, insieme al regista Carlos Navarrete
Patino e alla locale Odd Agency, ha saputo coinvolgere centinaia
di artisti locali.
Tutto è iniziato con la rappresentazione, sul piano del
palazzo dei Normanni, del racconto della peste che nel 1624
sbarcò dal mare e ammorbò la città. Poi l'intervento liberatore
della Santuzza. Per questa edizione, la quattrocentesima, Santa
Rosalia è stata rappresentata da una statua imponente, alta nove
metri, che tiene in mano una rosa rossa circondata da gigli
bianchi. E dal piano della cattedrale è arrivato anche l'anatema
dell'arcivescovo Corrado Lorefice contro le "nuove pesti": la
droga che contagia i giovani e la mafia. Un monito ai fedeli e
ai cittadini, un altro al mondo politico. "Gridiamo forte
stasera nel Festino di Rosalia il nostro desiderio di riscatto
dalla mafia. A viso aperto. A cielo aperto. No alla mafia. Sì ai
nostri figli. Convertitevi anche voi mafiosi" ha tuonato il
presule che ha fatto anche i nomi dei nuovi martiri come Paolo
Borsellino, Giovanni Falcone e don Pino Puglisi
I tre carri hanno poi proseguito la rappresentazione per
tutto il percorso che, attraversando il Cassaro, l'asse storico
della città, è giunto al mare. In piazza Vigliena, i Quattro
Canti, il sindaco Roberto Lagalla è salito sul carro per il
tradizionale grido: "Viva Palermo, Viva Santa Rosalia". Lagalla
ha parlato di "momento della rinascita della città" citando i
risultati raggiunti sul fronte delle diverse emergenze senza
tuttavia nascondere le difficoltà di un'amministrazione che sta
per arrivare a metà del mandato. "Ma il lavoro è avviato - ha
sottolineato - ed il Festino è stato un richiamo che si è
tradotto nell'arrivo di migliaia di turisti. Non ci sono più
posti negli alberghi. Di Palermo si parla a New York come a
Londra e anche in Cina". Soddisfazione espressa anche
dall'assessore alla Cultura Giampiero Cannella. "Nel nome di
Rosalia il festino durerà per un anno con tantissime
iniziative".
Durante il corteo un guasto ad una cabina elettrica dell'Enel
ha fatto saltare per un'ora l'illuminazione del Cassaro basso.
Ma il carro non si è fermato, e seppure con ritardo rispetto al
programma, è arrivato al Foro Italico per i fuochi d'artificio,
omaggio floreale alla Santuzza, che a notte fonda hanno
illuminato il cielo sopra Palermo.
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