I carabinieri del Nucleo
Ispettorato del Lavoro di Trapani, in sinergia con l'Arma
territoriale, hanno controllato diverse aziende agricole della
provincia nell'ambito di una serie di iniziative finalizzate al
contrasto del fenomeno del caporalato e del lavoro sommerso. A
finire sotto l'attività ispettiva dei carabinieri sono state 6
imprese nel settore agricolo, di cui 4 risultate irregolari; tra
le violazioni in materia di lavoro più ricorrenti sono state
rilevate la mancata formazione e informazione dei lavoratori; la
mancata sorveglianza sanitaria; e la mancata consegna dei
dispositivi di protezione individuale.
E' stata accertata anche la presenza di 2 lavoratori in nero su
un totale di 24 controllati, di cui anche un minore
extracomunitario. Nei confronti di un'azienda è stato adottato
un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale
per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro e per aver occupato "in nero" oltre il 10% dei
lavoratori, con una sanzione aggiuntiva di 3mila e 700 euro.
Sono state, inoltre, commiunate ammende per un totale di oltren
82mila euro, e sanzioni amministrative per un totale di 7mila e
800 euro.
I titolari delle aziende risultate irregolari sono stati inoltre
deferiti alla Procura della Repubblica.
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