"Le leggi approvate dall'Ars
nell'esercizio finanziario 2023 hanno predisposto politiche
finanziarie per un ammontare complessivo di 1.822.677.023 di
euro per l'esercizio 2023, 790.605.146 per il 2024 e
1.376.804.204 per il 2025. Gran parte sono state realizzate non
tramite gli atti tipici del ciclo di bilancio, ma tramite
provvedimenti legislativi omnibus contenenti disposizioni
correttive e integrative. Infatti, gli effetti finanziari
prodotti nell'esercizio finanziario 2023 tramite questa
categoria di provvedimenti rappresentano circa il 73% delle
politiche finanziarie complessive per il medesimo anno". E'
quanto emerge al Rapporto annuale sulle politiche finanziarie
nella legislazione regionale-Analisi delle finalità di spesa,
delle coperture finanziarie e delle decisioni sulle entrate per
il 2023 redatto dagli Uffici del Servizio bilancio
dell'Assemblea regionale.
"La legge di stabilità regionale, soprattutto se approvata ad
inizio anno come in questo caso, resta il principale atto
attraverso cui sono disposte politiche finanziarie con un
orizzonte temporale più ampio, lasciando ai provvedimenti
legislativi omnibus, approvati durante l'anno, le politiche
finanziarie più contingenti ed emergenziali - si legge nel
rapporto - Rispetto alla legislazione vigente, la quasi totalità
degli interventi finanziari ha generato maggiori spese per
1.727.275.972 di euro solo nel 2023, mentre solo in misura
marginale la legislazione regionale ha disposto interventi in
termini di minori entrate per il bilancio regionale, per un
ammontare complessivo di 3.500.000 di euro".
La quota maggiore delle spese ha riguardato l'incremento o
il rifinanziamento di autorizzazioni legislative già presenti
nell'ordinamento regionale (pari al 46% degli effetti finanziari
prodotti per il 2023, al 52% nel 2024 e al 60% nel 2025).
Seguono le nuove autorizzazioni di spesa, con l'istituzione di
nuovi capitoli, cioè interventi che perseguono finalità
specifiche non presenti nel bilancio regionale, con effetti
finanziari pari al 24% rispetto al totale delle politiche
finanziarie nel 2023, al 9% nel 2024 e al 5% nel 2025.
Per gli Uffici del Bilancio "il dato esposto dimostra
pertanto che le nuove autorizzazioni di spesa riguardano
interventi contingenti che producono oneri soprattutto per
l'anno corrente e per i quali non si prevede una continuità,
salvo un eventuale rifinanziamento negli anni successivi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA