Oltre cento ragazzi tra i 18 e i
30, selezionati dall'agenzia italiana per la gioventù, hanno
iniziato questa tre giorni a Palermo in occasione
dell'anniversario della strage di via D'Amelio, in cui trentadue
anni fa persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti
della polizia di Stato Emanuela Loi, Eddie Walter Max Cosina,
Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.
Un momento di confronto e di riflessione per promuovere la
diffusione della cultura della legalità contro tutte le mafie e
la partecipazione e la cittadinanza europea dei più giovani.
Al centro del dibattito, l'interconnessione tra i temi del
rispetto reciproco e delle regole e i valori della bellezza e
dell'arte. L'evento di quest'anno ha l'obiettivo di coinvolgere
i giovani nell'educazione alla legalità, formarli alla cultura
del giusto e del buono, e di contribuire al radicamento dei
principi del rispetto dell'altro e delle regole, legando il
concetto della legalità a quello di arte e di bellezza. A
momenti di confronto con le istituzioni, i ragazzi alterneranno
molte attività culturali, come la visita ai luoghi simbolo della
vita e della lotta alla mafia degli uomini di Stato, la visita
alla Fondazione Falcone e il Concerto per la legalità nel
suggestivo contesto del Museo del Presente presso Palazzo Jung.
A chiusura dei lavori, i ragazzi presenteranno la sintesi delle
loro proposte al ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
"Anche quest'anno, in occasione dell'anniversario della
strage di via d'Amelio, rinnoviamo il nostro impegno nella lotta
alla mafia e nella promozione della cultura della legalità - ha
dichiarato il commissario straordinario dell'Aig, Federica
Celestini Campanari - Abbiamo il dovere, come istituzioni, di
ricordare ai nostri giovani che sono le piccole scelte che
ciascuno compie ogni giorno, scelte di libertà, di onestà, volte
a compiere sempre il bene, che ci aiutano a costruire un futuro
migliore. Nel ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, degli
agenti della loro scorta, di tutte le vittime di mafia, dobbiamo
continuare a far vivere le loro idee e farle andare lontano,
sulle nostre gambe. Solo così il loro sacrificio non sarà stato
vano".
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