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Castello Aragonese di Comiso venduto al Consorzio Multifidi

Castello Aragonese di Comiso venduto al Consorzio Multifidi

Il maniero è del XV secolo, con resti bizantini

COMISO, 17 luglio 2024, 22:48

Redazione ANSA

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Il Castello Aragonese di Comiso passa di mano. I proprietari, Giuseppe Nifosi e Giovanna Chiarandà, hanno ceduto l'antico maniero alla Multifidi, consorzio di imprese siciliane per l'accesso al credito e la progettazione in vari settori.
    Il maniero, realizzato nel XV secolo dalla famiglia dei conti Naselli (signori di Comiso e di Aragona) si trova nel centro storico. Fino alla metà del secolo scorso, rappresentava l'ultimo avamposto del centro cittadino, dominando la vallata del fiume Ippari. Oltre al castello, esiste un nucleo precedente, probabilmente risalente al periodo bizantino o della dominazione araba: è quello che viene definito il "battistero" con numerosi affreschi, ormai quasi del tutto perduti a causa dell'umidità. Il nucleo centrale venne realizzato nel XV secolo (i Naselli governarono Comiso dal 1453 al 1816, in coincidenza con l'abolizione del feudalesimo), ma un'altra parte più moderna, quella delle attuali stanze nobiliari, venne realizzata nel XVIII secolo. Nel secolo scorso, invece, venne realizzata - su iniziativa dell'archeologo Biagio Pace, un museo di consolidamento a ridosso della torre. I piani inferiori sono stati, nel tempo, sede di vari uffici e alcune stanze vennero utilizzate a lungo come carceri o "segrete". Nel secolo scorso è stato acquistato dalla famiglia Nifosì e alcune stanze utilizzate come rivendita. È ben conservato nella struttura portante, ma le stanze mobiliari sono state probabilmente più volte rimaneggiate. La sala più importante è il salone d'ingresso o sala delle armi. Il salone si estende su una superfice di 1300 metri quadri e nel piano inferiore ospita attualmente un locale di ristorazione. È sempre stato chiuso al pubblico, tranne per brevi periodi o in occasione di alcune iniziative che sono state ospitate (mostre o convegni) nelle sue sale. Non è stato reso noto il prezzo di acquisto, né come il castello verrà utilizzato. Si sa però che l'obiettivo di Multifidi sarà quello di renderlo fruibile e utilizzabile anche a fini turistici e culturali.
   

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