Torna a farsi sentire l'Etna con una spettacolare fase parossistica, la quinta che il vulcano attivo più alto d'Europa ha fatto registrare dallo scorso 4 luglio.
Protagonista, ancora una volta, il cratere Voragine con altissime fontane di lava e l'emissione di una nube vulcanica alta 10 chilometri, immagini che hanno fatto subito il giro del web.
La dispersione della cenere è in direzione Sud-Est e cade su diversi centri abitati etnei che, ancora una volta, sono costretti a fare i conti con strade ricoperte di povere vulcanica. E con disagi all'aeroporto di Fontanarossa: il fenomeno è stato osservato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania che ha emesso un bollettino di allerta per il volo, un Vona, di colore rosso.
L'ampiezza media del tremore vulcanico, ha segnalato l'Ingv, Osservatorio etneo, ha mostrato un repentino incremento intorno alle 3.20, portandosi da valori medio - alti a molto alti alle 4.40. Poi l'attività stromboliana, dopo essersi intensificata, è evoluta in fontana di lava. Il tremore vulcanico, che segnala l'energia dei condotti magmatici interni dell'edificio vulcanico, è però calata rapidamente, attestandosi, in mattinata, su valori medio-alti, ma con una tendenze a diminuire.
Nel primo pomeriggio il fenomeno si è concluso. La fontana di lava della Voragine, come mostrava il tracciato del tremore interno dell'Etna i cui valori sono 'precipitati' nella fascia media, si è esaurita. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha confermato la ricaduta di materiale piroclastico a Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta e Aci Castello. Durante la fontana di lava sono stati inoltre prodotti trabocchi lavici dall'orlo occidentale del cratere Bocca Nuova. Personale Ingv-Oe in area sommitale ha rilevato che è presente una colata attiva diretta verso Nord-Ovest, il cui fronte si attesta a una quota di circa 3.000 metri. È inoltre presente un'altra colata tra il cratere di Nord- Est e quello della Voragine, dove persiste un'attività esplosiva. Il Vona, il bollettino di allerta per il volo, è stato 'declassato' da rosso ad arancione. La nuova fase eruttiva dell'Etna ha creato disagi all'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini che ha registrato ritardi in arrivi e partenze e qualche cancellazione: "In seguito alle attività vulcaniche, l'Unità di crisi ha disposto la chiusura del settore B1 e la riduzione degli arrivi a sei voli all'ora. I passeggeri sono pregati di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo"", ha scritto sulle proprie pagine social la Sac, la società che gestisce l'aeroporto di Catania. Disagi non nuovi per lo scalo che, anche l'estate scorsa, ha dovuto fare i conti con l'attività del vulcano. Ad agosto l'attività di fontana di lava del cratere di Sud Est produsse una nube vulcanica che si disperse in direzione Sud, producendo una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. Tutto ciò causò la caduta di un manto di cenere su Catania e sulle piste e il sindaco Enrico Trantino emise un'ordinanza con cui si disponeva il divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km orari in tutte le strade del territorio comunale.
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