"Il via libera è arrivato dal
Tribunale della libertà dell'Aquila e dallo stesso Comune di
Sulmona: Leonardo Ciaccio, ritenuto l'uomo di Cosa Nostra più
vicino a Matteo Messina Denaro, lascia il supercarcere
dell'Aquila, per completare la sua condanna all'ergastolo,
inflitta a suo tempo dalla Corte d'Appello di Palermo, con una
pena accessoria. Potrà infatti lavorare come volontario nella
Biblioteca museale di Sulmona, dopo l 'irreprensibile' condotta
tenuta durante la detenzione". Lo scrive La Stampa online che
spiega inoltre che la notizia sta creando un certo allarme a
Sulmona, "considerata la caratura del personaggio e i precedenti
sul territorio". In proposito si ricorda che il territorio della
Marsica, nel cuore dell'Abruzzo, è stato al centro di un grande
giro di riciclaggio del tesoro dell' ex sindaco di Palermo Vito
Ciancimino e della banda della Magliana.
Spiega infine l'articolo che Ciaccio è "ritenuto il vero
braccio destro di Messina Denaro, al punto da essere considerato
uno dei pochi ad avere raccolto le confidenze del boss. Inoltre,
dopo la condanna per omicidio, associazione mafiosa e un'altra
sfilza di reati legati al traffico di droga, non si è mai
pentito".
Ciaccio, anche lui appartenente al mandamento di
Castelvetrano, tra le condanne annovera anche quella al carcere
a vita inflittagli dalla Cassazione nel febbraio 2004 al termine
del maxi-processo alla mafia trapanese denominato 'Omega' che si
concluse con 30 ergastoli.
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