A Carini (Palermo) sorgerà un
centro per le donne vittime di violenza in un immobile di via
Europa confiscato alla criminalità organizzata e trasferito al
patrimonio indisponibile del Comune. La gara per l'affidamento
dell'immobile E' stata infatti aggiudicata in via provvisoria
dalla cooperativa sociale 'L'Arca onlus', che gestirà a titolo
gratuito e per dieci anni lo spazio protetto denominato "La
finestra della legalità". La villa è stata recentemente
ristrutturata grazie ad un finanziamento del ministero
dell'Interno con 1.490.000, importo complessivo dell'intervento,
dei quali circa 990 mila per lavori, comprensivi degli oneri di
sicurezza. A realizzarli sarà la ditta Futur edili costruzioni.
"Trasformare un bene confiscato in un'opera utile - commenta
il sindaco Giovì Monteleone - è un risultato importante di cui
andare fieri, oltre ad essere la prova che con tenacia e
perseveranza è possibile perseguire importanti obiettivi con
finalità sociale".
Gli aggiudicatari della gara promuoveranno all'interno del
centro, aperto al territorio, l'inclusione sociale delle donne
vittime di violenza offrendo loro l'opportunità di intraprendere
un percorso di autodeterminazione personale. All'interno dello
spazio protetto verranno svolte attività di accoglienza,
consulenza e sostegno ma anche laboratori. Previsto nel
dettaglio un laboratorio di formazione, con l'obiettivo di
'sanare' i gap intervenuti nei percorsi scolastici e
accompagnare le donne al conseguimento della licenza di scuola
media inferiore; un laboratorio di cittadinanza mirato ad
acquisire conoscenze e a stimolare riflessioni su temi
riguardanti i diritti e doveri dei cittadini, la convivenza
civile, la politica, l'associazionismo; un atelier sartoriale
connesso dove saranno realizzati costumi per i cortei storici
della rete della Sicilia dei castelli. Al primo piano dello
stabile ci sarà uno spazio per le emergenze abitative
riguardanti le donne, anche con minori, vittime di violenza.
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