Non un'intimidazione mafiosa ma
un piccolo incidente. Si è risolto così il caso, che aveva
suscitato allarme sociale, della lapide che a Villabate, alle
porte di Palermo, ricordava due delle vittime della strage
mafiosa del 1963. Ad abbattere la lapide, sorretta da un palo è
stato il furgone di una azienda di catering durante una manovra
di carico. È stato lo stesso titolare dell'azienda a spiegare
come sono andati i fatti sia ai carabinieri, ai quali si è
subito rivolto, sia al sindaco Gaetano Di Chiara.
L'episodio era stato in prima battuta interpretato come il
segnale di una ripresa delle intimidazioni che in paese si sono
registrate negli ultimi tempi, tra cui l'incendio della palestra
di una scuola. Interpretando l'allarme del paese, il sindaco
aveva convocato un'assemblea cittadina.
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