Grande soddisfazione è stata espressa all'Ars da maggioranza e opposizione per l'approvazione del ddl contro il crack, che ha ottenuto l'unanimità dell'Assemblea regionale siciliana. "Il gruppo parlamentare del Pd è stato il primo, con una mozione del 12 gennaio 2013 ed un disegno di legge presentato pochi giorni dopo, a richiedere un intervento specifico per il contrasto al crack ed alle dipendenze - afferma Michele Catanzaro capogruppo del Pd all'Ars - nel corso dell'esame nelle commissioni di merito abbiamo più volte chiesto di aumentare gli interventi e le somme a disposizione, riuscendo a passare dagli 800 mila euro inizialmente previsti dal governo ad 11 milioni di euro".
Soddisfazione è stata espressa anche da parte di Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) primo firmatario del ddl. "Finalmente il lavoro dell'Intergruppo, dell'Università e delle associazioni è diventato realtà - ha detto - sono stati mesi complessi, che hanno portato alla galla anche delle criticità all'interno del sistema regionale. Ma la cosa fondamentale oggi è quella che finalmente la politica, ha deciso di partire dal basso e combattere a testa bassa una piaga come quella del crack. Oggi la politica - sottolinea La Vardera - ha messo a segno un colpo importantissimo anche contro la mafia, perché ricordiamoci che la droga è una delle principali fonti di reddito della criminalità organizzata".
"Con questa norma che nasce da una proposta di legge ed una forte iniziativa politica del presidente della Regione - prosegue Stefano Pellegrino di Forza Italia - creiamo nuovi strumenti e stanziamo nuove risorse per combattere e prevenire l'uso del crack e di tutte le droghe, divenute sempre più un elemento di emergenza sociale ed umana". La legge sul crack è "un aiuto importantissimo per le famiglie - sottolinea la vice capogruppo M5S all'Ars Roberta Schillaci - l'emergenza è grande, dobbiamo partire subito per dare loro un grande supporto. Con l'intergruppo di cui faccio parte e che continuerà ad esistere anche dopo l'approvazione della norma, presseremo per ottenere al più presto i decreti attuativi, perché le leggi non camminano senza questi importanti strumenti. E chiedo al presidente della Regione, che ha dimostrato grande sensibilità sul tema, che si spenda in questo senso".
"La diffusione del crack come di altre droghe ha assunto ormai in Sicilia, soprattutto fra i più giovani, una dimensione di vera e propria emergenza sociale - aggiunge Riccardo Gennuso, deputato regionale di Forza Italia - una emergenza che la politica ha il dovere di affrontare dando risposte concrete e tangibili. Per questo ringrazio il presidente Schifani per la grande sensibilità dimostrata nel proporre col governo un disegno di legge con un congruo stanziamento finanziario, ben 11 milioni, che serviranno a dare servizi ed aiuto concreti alle famiglie vittime di questa piaga dolorosa". "Quella che viviamo è una vera e propria emergenza sociale che vede protagonisti i soggetti più deboli, ragazzi e ragazze adolescenti, sempre più giovani che hanno perso la vita a causa del ricorso al crack che viene prodotto direttamente nelle abitazioni delle principali aree di spaccio", afferma Salvatore Giuffrida, deputato Dc all'Ars. "Oggi è stato ottenuto un risultato importante per tutti i cittadini siciliani. Abbiamo lavorato molto per poter consegnare alla Sicilia uno strumento così prezioso. C'è bisogno di programmare e progettare sul sociale e sulla sicurezza, che oggi purtroppo rappresentano un flagello per la nostra comunità: Comunque, è stato compiuto un passo importante, che spero possa essere solo il primo", dice il vice-presidente del gruppo parlamentare Pd, Mario Giambona. "Approvando questa legge la nostra Regione fa da apripista per il resto d'Italia. Noi di Fratelli d'Italia l'abbiamo sostenuta fin dall'inizio, potendo contare anche sull'importante contributo garantito dai nostri due validi rappresentanti in Commissione Sanità. Il testo originario è stato nel corso dell'iter migliorato e fa piacere constatare che tutto il percorso fino all'approvazione finale sia stato condiviso all'unanimità dal Parlamento siciliano. Da parte sua il governo Schifani ha reperito una cospicua dotazione finanziaria", afferma Giorgio Assenza, capogruppo all'Ars di Fratelli d'Italia. "Oggi è una giornata importante, finalmente l'Ars ha approvato il disegno di legge contro le dipendenze e in particolare contro l'uso del crack e delle droghe. È una battaglia e una vittoria di tutto il Parlamento, ma soprattutto delle forze di opposizione, perché questo ddl grazie al nostro intervento è stato finanziato adeguatamente con più di 11 milioni di euro per ogni anno", dice Valentina Chinnici, deputata del Pd." "Con la legge approvata dall'Assemblea regionale siciliana si creano le condizioni per intervenire rapidamente e per monitorare il territorio evitando che il crack la faccia da padrone in tanti quartieri della città di Palermo e in centri minori", afferma Salvo Geraci, deputato regionale della Lega. "La politica, con l'approvazione del ddl anti-crack avvenuta all'Assemblea regionale siciliana, da una risposta concreta al male del secolo, la tossicodipendenza che in alcuni quartieri di Palermo, in particolare Ballarò, rappresenta una piaga sociale, una drammatica emergenza. In questi anni mi sono battuto in prima persona per mettere in campo iniziative che allontanano i giovani dalla droga", dice Salvatore Imperiale, presidente IV commissione consiliare.
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