Tantissimi fedeli hanno voluto
dare l'ultimo saluto a padre Giacomo Ribaudo, prete impegnato
nel sociale e nell'antimafia, morto a 80 anni sabato scorso. I
funerali, presieduti dall'arcivescovo di Palermo Corrado
Lorefice, sono stati celebrati oggi alle 10 nella chiesa di San
Giuseppe a Villabate. "Ieri sera un fratello in Cristo che ho
salutato qui a San Giuseppe alla fine della messa mi ha detto
che padre Giacomino - ha detto l'arcivescovo di Palermo - non ha
costruito solamente questa chiesa fatta di cemento e pietre ma
soprattutto ha costruito la Chiesa fatta da pietre vive
compaginata dal cemento dello Spirito, uomini e donne che hanno
consapevolezza di essere Chiesa nel mondo, nella storia, con
l'impegno di essere segno della misericordia di Dio, nella
ferialità della vita e, dunque, efficaci artigiani della
trasfigurazione della storia. Era questo il fondamento
dell'impegno sociale di padre Giacomino. Un 'visionario' a
partire da quello che contemplava". Don Giacomo Ribaudo,
presbitero della chiesa palermitana, era nato a Marineo
(Palermo) l'8 giugno del 1944 e ordinato sacerdote ad appena 22
anni il 17 dicembre del 1966. Don Giacomo Ribaudo ha svolto per
diversi anni il servizio di parroco: a Villabate nella
parrocchia di San Giuseppe, a Palermo nella basilica della
santissima Trinità (La Magione), nel santuario di Maria SS. Del
Carmelo ai Decollati; fu anche rettore nella chiesa di S.
Giovanni dei Napoletani. Negli anni '80 diresse l'Ufficio
diocesano per la Pastorale. Al suo impegno si deve la rinascita
a Palermo dell'Ordo Virginum e dell'Ordo Viduarum. Fu
particolarmente impegnato nei temi della promozione umana con
attento e puntuale riferimento sulle tematiche del contrasto
alla mafia, alla criminalità organizzata e al riscatto degli
ultimi e degli emarginati. In un intervento di alcuni anni fa
disse "Il nostro ruolo è culturale e sociale, mentre i compiti
di repressione spettano allo Stato. Noi dobbiamo annunciare il
Vangelo e difendere i deboli, promuovere la giustizia e la
solidarietà contro ogni forma di prepotenza e prevaricazione".
Sempre attento ai temi e agli strumenti dell'evangelizzazione,
fu autore di numerosi scritti e pubblicazioni e fondò e diresse
l'emittente "Tele Regina" e la testata giornalistica "Cieli
Nuovi, Terra Nuova".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA