l via la XXVIII edizione della
Settimana di Studi Danteschi. Nata dalla passione di Giuseppe Lo
Manto, conoscitore e divulgatore della Divina Commedia, e
organizzata dal liceo Scientifico Albert Einstein di Palermo, la
rassegna si svolgerà da lunedì 21 a giovedì 24 ottobre,
all'auditorium del SS Salvatore (via Vittorio Emanuele, 369/A),
a Palermo, e, il 25 ottobre, a Monreale (complesso monumentale
Guglielmo II).
Una full immersion di cinque giorni nel mondo di Dante, per
analizzare e attualizzare i suoi versi, che ogni giorno saranno
alla base delle riflessioni di letterati, divulgatori e
scienziati provenienti da tutto il mondo. Sono oltre 3 mila le
presenze accreditate a questa edizione, soprattutto appassionati
di Dante che arriveranno in Sicilia da tutta Italia.
Ma i veri protagonisti saranno gli studenti che si
confronteranno con gli studiosi del Sommo Poeta. Il tema
dell'edizione di quest'anno sarà la Giustizia (il titolo è
tratto dal sesto canto del Purgatorio: "Son li giusti occhi tuoi
rivolti altrove?"), e vede il patrocino istituzionale del Comune
di Palermo, dell'Usr Sicilia, dell'Università di Palermo e, tra
gli altri, anche delle società dantesche di America e Germania.
Ad aprire il ciclo degli incontri con studenti e docenti, lunedì
21 ottobre, alle 9 - dopo i saluti del sindaco di Palermo
Roberto Lagalla, dell'assessore comunale alla Cultura Giampiero
Cannella, del deputato regionale Valentina Chinnici, di Giuseppe
Polizzi, dirigente scolastico e degli editori Giorgio e Mario
Palumbo - saranno Vito Mancuso (teologo e scrittore), Luciana
Castellina (giornalista e scrittrice), Giuseppe Verde
(Università di Palermo), moderati da Michela Sacco Messineo
(Università di Palermo), che dibatteranno su un verso del terzo
canto dell'Inferno: "Giustizia mosse il mio alto fattore", la
giustizia che ha ispirato il Creatore.
"Il tema della Giustizia, declinato in molteplici aspetti - dice
Marilena La Rosa, presidente della Settimana di Studi Danteschi
- è particolarmente attuale e suscita grande interesse nei
giovani. Il compito della scuola, che su questo fronte non
rimane inerte, è quello di accostare le nuove generazioni ai
grandi temi di cui Dante si è fatto interprete universale. E le
personalità, gli studiosi, i docenti che saliranno sul palco
della rassegna saranno veicolo di questi temi per dare modo agli
studenti di riflettere e interrogarsi".
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